Il Trust

Alcuni possibili casi di applicazione

CASO 1 – UNA NONNA PREOCCUPATA
Una nonna ha un nipote diversamente abile, figlio della figlia scomparsa dandola alla luce. La nonna ha sempre contribuito economicamente alle esigenze del nipote. Qualcuno le ha suggerito di sottoscrivere una polizza vita a copertura delle esigenze del nipote, ma la nonna non era convinta della soluzione in quanto: 

1 Vuole evitare che: 
· alla sua morte, la somma pagata dalla compagnia assicuratrice venga erogata, anche solo nella forma di rendita, al nipote disabile, perché non sarebbe in grado di gestirla; 
· la somma venga erogata ad altri soggetti, in quanto questi non avrebbero alcun vincolo giuridico di destinazione circa il suo impiego a favore del nipote e potrebbero liberamente disporne; 
· la somma pervenga al padre del disabile, in quanto la nonna non ripone alcuna fiducia in lui, il quale, tra l’altro, è in procinto di risposarsi. 

2 Vesidera che:
· la somma giunga al nipote disabile poco alla volta e secondo i criteri che lei ha sempre ritenuto giusti; 
· sia impiegata per sostenere le necessità di vita del nipote disabile; 
· alla morte del disabile, quanto residuerà della somma vada ai suoi fratelli 

QUALE POSSIBILE SOLUZIONE? In questo caso ha senso correre al Trust in quanto l’effetto segregativo consente di isolare economicamente e giuridicamente un certo bene per destinarlo alla soddisfazione di un certo interesse non tutelato del nostro ordinamento. 

 

CASO 2 – UNA MAMMA IN ANSIA PER IL SUO PATRIMONIO
Una signora nel corso della sua vita ha donato parte dei suoi beni al figlio, soggetto scialacquatore dedito solo alla bella vita. Ora ha deciso di proteggere i restanti sui beni (immobili, denaro e opere d’arte), corrispondenti alla quota disponibile del suo patrimonio, dalla loro caduta in successione al figlio scialacquatore. 

Inoltre intende realizzare anche i seguenti desideri: 
che i beni siano destinati alla nipotina, per sostenerla negli studi o per iniziare una professione, e che sino ad allora siano gestiti in modo oculato; 
che sino a che la signora sarà in vita i redditi prodotti dai beni saranno accumulati e le saranno, eventualmente, attribuiti per quella parte necessaria ad integrare il suo reddito in caso di necessità mediche; 
che il figlio sia aiutato, ma solo in caso di gravi motivi di salute e che possa continuare ad abitare per tutta la vita in uno degli immobili. 

QUALE POSSIBILE SOLUZIONE? Il Trust protegge il patrimonio della signora da eventuali aggressioni patrimoniali e consente, alla sua morte, di tutelare la nipotina. Sarà infatti il trustee, secondo le istruzioni ricevute, a garantirle una rendita necessaria a completare il suo percorso universitario o per l’avvio della professione. Allo stesso tempo, la signora si tutela nel caso in cui dovesse avere necessità di attingere dal suo patrimonio in presenza di malattie invalidanti.

 

CASO 3 – UN PADRE PREVIDENTE
Un professionista, medico chirurgo quarantenne, vuole destinare alcuni dei suoi beni (denaro, immobili e quote societarie) per esigenze di vita future della famiglia e di sua figlia, ora minorenne. 

Oltre a ciò vuole realizzare anche i seguenti ulteriori desideri: 
a) che i redditi derivanti dai beni siano accumulati ed impiegati per le esigenze di vita della famiglia; 
b) che alcuni beni possano essere impiegati per le necessità di vita o mediche sue e di sua moglie, qualora non sia in grado di farvi fronte con il proprio reddito; 
c) che uno degli immobili (la casa di campagna) sia goduto dai suoi discendenti, ma che possa mai essere venduto (tranne in casi eccezionali da lui previsti), in quanto appartiene alla sua famiglia da generazioni. 

QUALE POSSIBILE SOLUZIONE? In questo caso il Trust consente di realizzare gli obiettivi di tutela e trasferimento del patrimonio di famiglia. Conferendo nel Trust il proprio patrimonio immobiliare, finanziario e societario, il medico da un lato lo protegge dai rischi professionali e dall’altro ne garantisce la continuità nel tempo. Sarà inoltre possibile stabilire che un immobile al quale il medico è particolarmente legato, sia goduto dai suoi discendenti ma anche dagli stessi non possa mai essere venduto. 

patrimonio di famiglia

Gianluca Pino

Consulente Finanziario

Come consulente finanziario, ho avuto l’onore di proteggere e pianificare gli investimenti di numerose famiglie italiane per 25 anni, ispirandomi ai valori di un buon padre di famiglia. La mia attività si distingue per l’innovazione, la tecnologia, la qualità del servizio e il valore delle persone.

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Gianluca Pino

Consulente Finanziario a Roma | Private Banker Banca Generali

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Dott.Gianluca Pino | Iscritto all’albo unico dei Consulenti Finanziari sez. I Calabria Delibera n. 11992 del 01/06/1999